Pellegrinaggio di carità  27/12/2019  – 02/01/2020

Dal 27 dicembre al 02 gennaio, 4 furgoni e due pulmini con 25 volontari di ogni età provenienti da Genova, Novate Milanese, San Felice su Panaro, Reggio Emilia, Rubiera, Gambolò e Rovello Porro, hanno portando aiuti in Bosnia.

Dopo un giorno di viaggio arriviamo a Gospic dove pernottiamo e il mattino successivo dopo tre ore di attesa svolgiamo le pratiche doganali a Bijaca e proseguiamo per Medjugorie. Nel pomeriggio iniziamo a visitare le famiglie seguite in Erzegovina alle quali lasciamo i pacchi famiglia alimentari e in alcuni casi un piccolo contributo economico per l’acquisto delle medicine o per il sostegno dei bambini. Fatto ritorno a Medjugorie alle 18 partecipiamo alla messa internazionale in chiesa a Medjugorie con ancora gli addobbi e le musiche del Natale.

Domenica 29 dicembre dopo la messa in italiano partiamo alla volta di Mostar. Visitiamo il villaggio di Hobina dove scarichiamo i pacchi alimentari preparati a Gambolò.

Proseguiamo per l’Orfanotrofio di Mostar dove la Direttrice Dalida e i bambini ci attendo per salutarci. Ci hanno peparato il pranzo per dimostrarci che il progetto “ La Cucina del cuore “ è operativo e ha un effetto positivo sui ragazzi; infatti le ragazze con la supervisione della nostra cuoca Slata hanno preparato un buonissimo pranzo tipico che consumiamo nel refetorio dell’Orfanotrofio. Scarichiamo abbondanti alimenti e altri materiali fra cui una lavastoviglie ed un forno a micronde che aspettavano chitarre e un organo bellissimo che andrà a completare gli strumenti delk progetto la” musica del cuore”. Dopo abbracci e saluti proseguiamo  nel nostro giro e visitiamo la famiglia di Djenana dove oltre agli alimentari ed un contributo per i due bimbi, consegniamo anche un bellissimo orologio da parete con Minnie per la piccola Ajla. Ci spostiamo poi a casa di Mirsada dove purtroppo troviamo lei disperata per le condizioni della casa e parliamo con il figlio Semir per cercare una soluzione.

Salutati i nostri amici e dopo un viaggio di circa un’ora raggiungiamo il Campo profughi di Dubrava a Grude dove ci attendono Marinko e Svonko. Lasciamo un abbondante scarico per le 13 persone ancora residenti nel campo, persone per lo più anziane e malate e per le 14 che sono uscite da un mese ma che fuori di qui fanno aoncora più fatica a tirare avanti. Lasciamo il solito contributo per le medicine che Marinko acquisterà mese per mese. Ci salutiamo augurandoci buon nuovo anno (Sretan nova godina!!) e dandoci appuntamento al convoglio di Pasqua.

Il giorno 30 dicembre partenza alle 5.45 per raggiungere Sarajevo, dove arriviamo alle 9,30 effettuiamo un abbondante scarico per l’Associazione Sprofondo che preparerà i pacchi famiglia per i poveri seguiti direttamente da loro, e per l’Associzione Dar Src di  Busovaca che segue 450 persone povere.

A Sprofondo l’ambulatorio “ Casa Angela” funziona e in questo viaggio Luigi di Rovello ha portato un lettino aggiuntivo e due separè per poter aumentare il numero degli assistiti.

Finiti gli scarichi aSprofondo, saliamo all’Orfanotrofio Comunale Bijelave dove scarichiamo alimentari e assistiamo alle prove dello spettacolo di fine anno che i bambini erano intenti a ripetere. Salutati i nostri amici ci dirigiamo all’Orfanotrofio Kinderdorf dove scarichiamo alimentari e materiale per bambini. Dopo il pranzo nei locali di Sprofondo ci dirigiamo a Konijc presso i locali della Merhamet, dove ci attendono le famiglie seguite dall’associazione. Per questo scarico ci appoggiamo alla Merhamet locale con la quale ormai da anni è nata una fruttuosa collaborazione soprattutto con l’aiuto di Nazif il responsabile. Nel magazzino scarichiamo pannoloni e indumenti mentre nel piccolo ufficio incontriamo le famiglie del progetto “Aiutami a non andare in Orfanotrofio” a cui consegniamo il contributo economico, i pacchi famiglia preparati da Felice di Rovello Porro a cui aggiungiamo il fresco acquistato il giorno precedente da Luigi di Rovello. Anche in questo viaggio Elena e Luigi Con l’aiuto di Denita parano singolarmente con ogni famiglia per sapere le novità sanitarie o della famiglia e rimodulare l’aiuto sulla base delle effettive esigenze di ogni nucleo familiare. Questo è il fondamento del progetto: seguire le famiglie  nel divenire della vita con l’obbiettivo di fornire l’aiuto nel momento del bisogno e aiutare a camminare, chi dopo il periodo di aiuto, può proseguire da solo.

Incontriamo inoltre i bambini malati a cui consegniamo le medicine. In questa cittadina la nostra Associazione porta avanti ormai da 5 anni il progetto “Fisioterapia quotidiana“ attraverso il quale la fisioterapista dell’Associazione Boris incontra settimanalmente i bambini disabili seguiti e verifica i progressi e dà le consegne alle famiglie per la settimana. Il servizio viene svolto in collaborazione con il Centro Sociale di Konijc che ci ha messo a disposizione una palestrina della scuola. Il progetto nasce dall’esigenza di assicurare ai bambini e ragazzi più disagiati un servizio di fisioterapia che altrimenti non esisterebbe se non per i più benestanti. Ci viene a salutare Adem con il suo papà e possiamo vedere con i nostri occhi che Adem sta bene cammina e che tutti gli sforzi che per tre anni con l’aiuto di Stefano e Donatella di Arese sono stati affrontati per acquistare la costosa medicina sono stati ripagati.

Martedì 31 di buona mattina saliamo sulla collina delle Apparizioni per la preghiera di gruppo e personale e alle 11.00 partiamo alla volta di Capljina per lo scarico al campo profughi di Tasovcici, dove ci attende Zorica la responsabile. Scarichiamo dai furgoni pasta, riso, pelati, legumi, biscotti, olio semi, farina, zucchero, marmellata, cioccolata, panettoni, sapone di marsiglia, detersivo piatti e shampoo a cui aggiungiamo pollo, latte e pane acquistato in loco da Luigi di Rovello. Il pacco famiglia per ciascuno dei residenti viene preparato al momento sulla base del numero dei componenti la famiglia. I nostri volontari più giovani aiutano i residenti a portare i pacchi nelle loro casette di metallo (container).

Terminata la distribuzione, raggiungiamo il campo “irlandese” a Domanovici dove consegniamo i pacchi famiglia preparati da Felice di Rovello Porro a cui vengono aggiunti latte, pollo, pane, coperte e pannoloni. Abbiamo il tempo per visitare due nuove famiglie Antonia una vecchina di 80 anni a cui è andata a fuoco la cucina ci chiede di aiutarla a risistemare la casa e una famiglia con due figli comn Handicap mentale in difficoltà economica a cui lasciamo un abbondante scarico di alimentari.

La sera trascorriamo la fine anno alla Comunità Cenacolo nella Veglia di Capodanno con la Santa messa, i canti e i balli.

Mercoledì 1 gennaio partecipiamo alla messa in italiano e nel pomeriggio completiamo gli ultimi scarichi con le poche cose rimanste visitando la Comunitò Cenacolo Campo della Gioia e la Comunità Majka Krispina. Alle 21 siamo alla Comunità Cenacolo per ascoltaare il bellissimo concerto di Christian Rock dei Reale.

Mercoledi 2 gennaio  si rientra a casa con partenza alle 6.

Questo nuovo anno che inizia ci vedrà ancora impegnati a supportare le cure mediche di chi piccolo o grande non trova la soluzione in Bosnia e quindi già in lista abbiamo Amna per la sua epilessia, Sabina per la sclerosi multipla, Danin che dovrà termina gli interventi al palato, Iva che ha in programma un day hoispital in reumatologia al Gaslini di Genova.

Grazie Maria che ci hai voluto anche questa volta nella tua terra benedetta e ci hai permesso anche questa volta e senza nessun merito di essere le tue mani protese verso il prossimo sofferente perché malato, orfano, solo, abbandonato, anziano, arrabbiato, depresso. Ti affidiamo questo nuovo anno: ti chiediamo di guidare ogni nostra attività, di darci la forza di camminare sempre nel sentiero da Te tracciato e aiutarci a essere docili e fedeli strumenti dell’Amore di Dio per tutti i fratelli.