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Pellegrinaggio di carità 17 – 21 aprile 2019

Pellegrinaggio di carità   17aprile – 22 aprile 2019

Dal 17 aprile al 21 aprile 2019, 7 furgoni, quattro pulmini e un’auto con 52 volontari di ogni età provenienti da Albino, Gambolò, Genova, Novate Milanese, Rovello Porro, Mede e da varie zone dell’Emilia, hanno portando aiuti in Bosnia.

Dopo un giorno di viaggio arriviamo a Gospic dove pernottiamo. Il mattino successivo dopo le formalità doganali a Bijaca andiamo direttamente a Capljina per lo scarico al campo Profughi di Tasovcici, dove ci attende Zorica la responsabile. Scarichiamo dai furgoni pasta, riso, pelati, legumi, biscotti, olio semi, farina, zucchero, cioccolata, sapone di marsiglia detersivo piatti e shampoo e pollo e latte acquistati in loco con l’aiuto di Anna Pasticciona di Rovello. Il pacco famiglia per ciascuno dei residenti viene preparato al momento sulla base del numero dei componenti la famiglia. I nostri volontari più giovani aiutano i residenti a portare i pacchi nelle loro baracche.

Terminata la distribuzione, raggiungiamo le “casette degli irlandesi” a Domanovici dove consegniamo i pacchi famiglia preparati da Felice di Rovello Porro a cui viene aggiunto il latte, il pollo, il pane, un dolce e i pannoloni. Terminato lo scarico le signore anziane del campo ci regalano babbucce fatte con la lana che di viaggio in viaggio regaliamo loro. Visitiamo tutte le famiglie seguite in Erzegovina, ad alcune di queste consegniamo, oltre ad uno scarico abbondante di cibo e i pacchi famiglia preparati da Daniela e Marco di Gambolò, un contributo economico per la famiglia. Rientriamo a Medjugorie per la Cena Domini ed il meritato riposo.

Venerdì 19 partiamo alle 6.00 per salire fino a Konijc presso l’ufficio della Merhamet locale dove ci attende Nazif. Scarichiamo i pacchi per le famiglie da uno e due componenti e molti pannoloni.

Nel piccolo ufficio incontriamo le famiglie del progetto “Aiutami a non andare in Orfanotrofio” a cui consegniamo i pacchi famiglia preparati da Felice di Rovello Porro e da Daniela e Marco di Gambolò a cui aggiungiamo il fresco acquistato da Anna di Rovello e il previsto aiuto economico. Anche in questo viaggio parliamo singolarmente con ogni famiglia per sapere l’evoluzione della situazione e modulare l’aiuto sulla base delle effettive esigenze di ogni famiglia. Questo è il fondamento del progetto: seguire le famiglie giorno dopo giorno nel divenire della vita con l’obbiettivo di fornire l’aiuto nel momento del bisogno e aiutare a camminare, chi dopo il periodo di aiuto, può proseguire da solo. Incontriamo inoltre i bambini malati a cui consegniamo le medicine. Terminati gli incontri, proseguiamo fino a Sarajevo dove nei locali di Sprofondo scarichiamo alimentari pannoloni e altri materiali per i progetti seguiti dall’Associazione Sprofondo e dall’associazione “Dar Srz” di Busovaca. Questa volta scarichiamo anche le attrezzature donate grazie alla nostra amica Cristina di Genova dalla ditta Alphamed appositamente per il nuovo progetto in collaborazione con Sprofondo “ Casa Angela – l’ambulatorio per tutti”, un ricordo tangibile della nostra amica Angela Bozer che nei prossimi mesi verrà aperto presso i locali di Sprofondo per dare un aiuto alle persone sociali.

Essendo Venerdi Santo e venerdi di preghiera per i musulmani, d’accordo con i direttori degli istituti, lasciamo nei locali di Sprofondo gli scarichi previsti per l’Orfanotrofio Bijelave e l’orfanotrofio Sos Kinderdorf. Nei locali di Sprofondo incontriamo Damir il direttore del Sos Kinderdorf per parlare del nuovo Campo estivo a Genova che si terrà dal 13 al 27 luglio, e incontriamo Iva una ragazzina malata con la sua mamma, segnalata dalla Clinica Pediatrica dell’ospedale di Sarajevo: raccogliamo tutta la documentazione medica che sottoporremo ai medici del Gaslini. Alle 15,00 Padre Pero celebra per il nostro gruppo la liturgia del Venerdi Santo.

Terminati gli scarichi partiamo da Sarajevo alle 17.00, e dopo una sosta presso una famiglia di Dresnica raggiungiamo Medjugorie per la cena e un pò di riposo.

Sabato 20 al mattino ci dedichiamo agli scarichi nella zona di Mostar, un gruppo con Felice Lorenzo Emilio Daniele ed Enza raggiungono Denana, una ragazza che vive con i due figli in una casa presa in affitto e dove mancava tutto: Felice in Italia ha preparato la cucina completa mentre Emilio ha preparato il letto a castello per i due bimbi. Quando tutto è montato Denana sorride e gli occhi si inumidiscono per l’emozione. La figlia vedendo il nuovo letto a castello con le lenzuola nuove rosa emozionata sorride con gioia.

Nel frattempo Marco, Daniela e Luca hanno scaricato al campo di Hodbina e consegnato i pacchi famiglia preparati dal gruppo di Gambolò. Tutti insieme ci ritroviamo all’Orfanotrofio di Mostar dove la direttrice e i ragazzi hanno preparato uno spettacolo per farci vedere i risultati raggiunti dai bambini nei vari progetti.

E’ stata una grandissima emozione, la musica, i canti, i costumi preparati da loro, ma soprattutto i sorrisi, la gioia la voglia di mettersi in gioco hanno creato un clima di speranza che ha sostituito il clima di desolazione presente in istituto per tanto tempo. Dalida, la Direttrice ha voluto darci dimostrazione che gli sforzi di tutti questi 10 anni attraverso i progetti artistici svolti all’interno dell’orfanotrofio (musica, arte, danza, sport) non sono stati vani ed hanno aiutato i bambini a crescere più sereni e a riempire unitamente agli altri Progetti (corso cucina e doposcuola) le giornate di questi ragazzi. I 7 progetti che attualmente sono portati avanti dall’Associazione Fabio Vita nel mondo richiedono un grande sforzo economico perché per ogni progetto garantiamo il personale e i materiali costantemente, nella convinzione che il tempo impiegato fruttuosamente in orfanotrofio abbia un valore inestimabile se confrontato con il pericoloso vuoto cosmico della noia e dell’apatia. Al termine della rappresentazione abbiamo fatto festa tutti insieme con un bel rinfresco preparato dal corso di cucina.

Lasciato l’orfanotrofio raggiungiamo il campo profughi di Grude dove ci attendono Svonko e Marinko per un abbondante scarico di alimentari e per lasciare un contributo economico per le medicine per gli anziani del campo profughi.

Dopo la cena appuntamento alle 21.00 alla Comunità Cenacolo, Marco e Cinzia ci accolgono anche questa volta con affetto per la grande veglia di Pasqua e festeggiamo insieme ai ragazzi della comunità la Risurrezione di Gesù con canti balli e tanta preghiera. Domenica 21 aprile Pasqua del Signore, risuona in tutti noi l’annuncio “Alleluia Cristo è risorto, è veramente risorto. Alleluia!!” Alle 9.00 la Santa Messa in italiano celebrata da Monsignor Oser, delegato del Papa per Medjugorie, e poi in gruppo saliamo sulla collina delle Apparizioni per la preghiera comunitaria ed un breve tempo per la preghiera personale. Nel pomeriggio gli ultimi scarichi alla Comunità femminile del Cenacolo e a Majka Krispina e la salita al monte Krizevac.

Lunedi 22 si rientra a casa con partenza alle 5.

Grazie Maria che ci hai permesso anche questa volta e senza nessun merito di essere le tue mani protese verso il prossimo sofferente perché malato, orfano, solo, abbandonato, anziano, arrabbiato, depresso.

Grazie a tutti i benefattori che sono stati strumento della Provvidenza e spinti dall’amore per Gesù e Maria ci hanno garantito aiuti economici e materiali per tutti i bisognosi incontrati e sostenuti dalla nostra piccola associazione.

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LA STORIA DI HELENA

La storia di Helena

Helena è una bimba di 6 anni residente in un piccolo paesino in Bosnia Erzegovina che abbiamo incontrato nel pellegrinaggio di carità di Pasqua 2018. I genitori erano molto preoccupati perché la bimba aveva avuto vari episodi di epilessia, ma la diagnosi non era certa e le crisi continuavano sebbene fosse già sotto terapia.

Finalmente il 5 marzo 2019 Helena è arrivata a Genova con i genitori e dal giorno 6 marzo ha iniziato un ricovero presso il Gaslini per determinare una diagnosi definitiva.

Sabato mattina Helena è ripartita verso la Bosnia con le risposte positive ricevute sulla sua malattia; Papà Dalibor e mamma Rusica ritornano a casa con il sorriso nel viso e la serenità nell’animo con la certezza che la situazione con il tempo si risolverà.

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Storia di Danin

Storia di Danin

Oggi vogliamo aggiornarvi su Danin un bimbo di 1 anno che vive in Bosnia Erzegovina.

A fine ottobre 2016 ci giunge una richiesta urgente di aiuto: è per Danin, un bimbo di appena 20 giorni di vita purtroppo affetto da una grave cardiopatia (cuore univentricolare) che lo avrebbe portato inesorabilmente alla casa del Padre se non fosse stato adeguatamente operato entro i 6/8 mesi di vita. Purtroppo in Bosnia i medici avevano dichiarato di non essere in grado di operare Danin.

Incontriamo a Sarajevo i genitori di Danin frastornati e raccogliamo tutte le informazioni e le cartelle cliniche con la promessa di dare una risposta in tempi brevi.

Contattiamo la Cardiochirurgia del Gaslini a Genova e ci confermano la possibilità di prendere in carico a pagamento il piccolo Danin. Ora rimane un solo problema trovare il denaro per l’operazione. La Provvidenza, come al solito, però aveva previsto tutto e, nonostante la cifra molto importante in poco tempo otteniamo la conferma che l’Associazione Federica Griffa Onlus di Vigevano si sarebbe fatta carico delle spese sanitarie richieste dal Gaslini; a noi sarebbero rimaste soltanto le altre spese.

La mattina del 17 aprile, Danin, la sua mamma Medina e l’interprete Genita iniziano il viaggio della speranza e insieme al convoglio umanitario di Pasqua ormai sulla via del ritorno arrivano in serata a Genova. Abbiamo tutti la speranza nel cuore che l’intervento programmato possa essere eseguito e dia esito positivo.

Mercoledì 26 aprile Danin viene ricoverato e la mattina del 28 aprile affronta il primo step: la cateterizzazione. Gli esami eseguiti confermano la fattibilità dell’intervento, ma anche la situazione veramente precaria. Martedi 2 maggio il cardiochirurgo Dott. Santoro ci riunisce e ci spiega la situazione (si tratta di una cardiopatia severa), l’intervento, i rischi e l’eventuale decorso post operatorio. Con fiducia in Colui che tutto può, alle 7.30 del 3 maggio Danin entra in sala operatoria e ne uscirà per andare in rianimazione alle 13.30. Veniamo chiamati al telefono e incontriamo il Dott. Santoro, il Cardiochirurgo che ci comunica che l’intervento è riuscito; ma vi è il rischio di complicazioni sempre possibili in interventi di questa importanza. Le lacrime di felicità non si possono trattenere. Alle 15.30 la mamma può vedere il piccolo Danin che apre timidamente gli occhi; è intubato con fili ovunque, ma i parametri sono buoni. Ringraziamo il Cielo sapendo che i tempi del decorso potranno essere molto lunghi. Il Signore ancora volta aveva deciso di stupirci con le Sue meraviglie: il giorno dopo inaspettatamente Danin esce dalla Rianimazione e accede alla terapia intensiva nel reparto di cardiochirurgia. Questo è un grande passo verso la vita normale: non è più a rischio e soprattutto riesce a respirare autonomamente. Danin in quei giorni combatte come un piccolo leone per la sua vita e i medici sono contenti del decorso post operatorio e ancora una volta inaspettatamente il giorno 10 maggio Danin esce dal Gaslini per una settimana di convalescenza prima della visita di controllo fissata per il 18 maggio. La visita di controllo conferma che l’intervento è riuscito alla perfezione: Danin oggi è un bambino diverso respira bene, è molto più vivace, gorgheggia e sorride. Il prossimo intervento cardiochirurgico sarà fra tre anni per completare il lavoro iniziato. A novembre 2017 Danin viene operato al palato per la malformazione congenita dal Dott. Verrina. L’intervento riesce perfettamente e il piccolo Danin riparte per la Bosnia sorridente insieme alla mamma Medina. Anche per questo intervento il costo dell’ospedale è stato sostenuto dall’Associazione Federica Griffa di Vigevano. Gli anni passano e Danin cresce è può vivere insieme ai suoi fratelli e con gli amichetti. Arriva la pandemia covid anche in Bosnia e il preventivato intervento al palato deve essere posticipato. Ed arriviamo ai giorni nostri nel marzo 2022 ci si accorge che la saturazione di Danin è scesa e qualche volta lui fatica a respirare. Mandiamo un piccolo video al medico del Gaslini di Genova e si decide di farlo arrivare a Genova per visite e probabilmente il secondo intervento al cuore. Dopo aver svolto il lavoro burocratico presso l’ambasciata Italiana a Sarajevo, il 25 marzo 2022 Danin e mamma Medina partono in aereo per Genova con scalo a Vienna grazie alla collaborazione di Flying Angels Onlus che si occupa di organizzare e pagare il volo aereo. Il 28 marzo Danin entra nel reparto di cardiochirurgia; dopo giorni di esame approfonditi il Dott Santoro opera Danin la mattina del 06 aprile 2022 per 7 ore e mezza, è un intervento difficile che richiede alcuni giorni di rianimazione. il decorso è ottimo e il 02 maggio Danin viene operato anche al palato per la chiusura definitiva della palatoschisi. il 15 maggio Danin esce finalmente dal Gaslini in buone condizioni e il 26 maggio Danin e la sua mamma ripartono felici. Buona vita Danin

Vogliamo ringraziare in modo particolare l’Associazione Federica Griffa Onlus che ha sostenuto i costi ospedalieri di tutti gli interventi e il reparto di Cardiochirurgia del Gaslini per l’umanità mostrata. Si ringraziano Il Dott Francesco Santoro e il Dott Giuseppe Verrina per la professionalità e disponibilità dimostrata.

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Sabato 19 dicembre – Raccolta alimentare EKOM Bogliasco

Stiamo preparando il viaggio del 28 dicembre in Bosnia. Saremo 5 furgoni ed il carico è da completare. Chi vuole darci una mano può trovarci al supermercato Ekom di Bogliasco Sabato 19 e domenica 20 dicembre. Acquistando prodotti alimentari a lunga durata potrete contribuire al carico dei furgoni.

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